Un letto è un letto. A meno che non diventi un contenitore di rimandi simbolici, che si intrecciano al mondo interiore e rafforzano l’esperienza umana dandole significato e ritualità.
Infinito è un letto ideato per costruire relazioni semantiche su più fronti. Da una parte il rapporto con i materiali, il rispetto per la competenza artigianale, la sensibilità per come queste due istanze nutrono la competenza manifatturiera di Twils. Dall’altra le persone che scelgono Infinito, i loro gesti, i loro orizzonti domestici, i loro spazi rituali che trovano un confine in un oggetto d’uso.
design: Colzani&Novati
Infinito allora non è più solo un letto, ma un ambiente in cui si compie l’incanto di un racconto personale. Il legno di Noce Canaletto è la nota ricca, preziosa, usata discretamente nella costruzione della struttura e delle mensole. Il tessuto
imbottito è la parte di morbidezza, irrinunciabile. L’incastro preciso dei due materiali è la riflessione costruttiva che sceglie il codice ortogonale: semplice, intelligente, comprensibile.
E infine: la luce. Il LED è il dettaglio che parla di orizzonte, di un finito che reclama di superarsi, andare oltre,
diventa scenografia onirica e inaspettata nella cadenza ripetitiva e tranquillizzante di luce e ombra. Ha una funzione estetica, certo. Ma c’è di più: il racconto di una storia della buonanotte che, per forza di cose, finisce bene.
Nomen omen. Infinito è uno spazio concluso, in un certo senso da abitare a lungo. Inevitabile quindi pensare alla luce, a un caricabatterie, a un device che ha bisogno di essere alimentato. Le prese elettriche possono essere incluse nella testiera per organizzare le loro diverse funzioni in modo semplice e ordinato.
Non è detto che un letto basti. Anzi, raramente accade che con un solo oggetto si costruisca una stanza. A Infinito
si abbina una panca/contenitore che con l’aria di essere un oggetto decorativo e un piccolo lusso risolve invece più di una funzione.